Fujiko F. Fujio Museum - Doraemon Museum

Fujiko F. Fujio Museum - Doraemon Museum

Da Bambini ci divertivamo moltissimo a vedere in tv le avventure di Doraemon e del suo amico Nobita (in Italia inizialmente si chiamava “Guglia” Guglielmo). Eravamo appassionati dei chiusky (ひみつ道具 Himitsu dōgu, strumenti segreti)  di Doraemon e ad ogni volta non vedevamo l’ora di sapere quale sarebbe stato il gadget della puntata.

Per questo siamo stati a visitare il Fujiko F. Fujio Museum ovvero il Museo di Doraemon.

 

Il museo è ovviamente dedicato al famoso gatto robot protagonista delle omonime serie manga e al suo creatore il disegnatore Hiroshi Fujimoto in arte  Fujiko F. Fujio.

Ma facciamo prima una piccola introduzione per chi non conoscesse  Doraemon e il suo disegnatore.

DORAEMON E FUJIKO F. FUJIO

Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko (disegnatore famoso per Carletto il Principe dei Mostri) sono stati due famosi mangaka (disegnatori di manga) giapponesi che per diversi anni sono stati uniti da un proficuo e fruttuoso sodalizio professionale, oltre che da una lunga e profonda amicizia. Nacquero entrambi nella prefettura di Toyama e frequentarono insieme le scuole primarie, dove ambedue appresero la loro passione per il disegno.

Nel 1954 il duo si trasferì a Tokyo per specializzarsi nel disegno e  qui cominciarono a proporre le loro opere sotto il nome d’arte  di Fujiko Fujio.

Nel 1961 Hiroshi Fujimoto si trasferì a Kawasaki, città che lo ospitò fino alla  morte nel 1996 e che nel 2011 gli rese omaggio con la costruzione del museo a lui dedicato: il Museo di Doraemon, il cui nome è Fujiko·F·Fujio Museum.

Nel 1987 il duo si sciolse per proseguire individualmente sui propri progetti. Motoo Abiko divenne famoso con Carletto il principe dei mostri, Nino il mio amico Nija e altri, mentre  Hiroshi Fujimoto che da quel momento prese il nome d’arte di di Fujiko·F·Fujio diede vita a Doraemon che con gli anni è diventato in Giappone una vera e propria istituzione nazionale.

 

Doraemon è un manga scritto ed illustrato da Fujiko·F·Fujio e pubblicato per la prima volta in Giappone, sulla rivista  mensile Coro Coro Comic, nel dicembre del1969. La pubblicazione prosegue fino al 1996, anno della morte del suo ideatore.

Dal manga sono state tratte tre serie di anime per la televisione,  trasmesse in Giappone a partire dal 1973 e ancora oggi in onda.

La trama, che forse molti conoscono, si incentra sulle avventure di Doraemon, un gatto robot proveniente da futuro e di Nobita Nobi uno scolaro giapponese di 10 anni che sebbene gentile e altruista, è anche pauroso, pigro, distratto, prende brutti voti a scuola ed è scarso nello sport.  Il suo carattere, gli scarsi risultati scolastici e anche un po’ di sfortuna porteranno Nobita, la sua famiglia e i suoi discendenti in condizione di povertà. Per questo, un futuro nipote di Nobita proveniente dal 22 secolo  decide di tornare indietro nel tempo per aiutare il giovane a migliorare il suo futuro lasciando a vegliare su di lui un gatto robot di nome Doraemen. Quest’ultimo grazie ai suoi innumerevoli gadget (chiuski) contenuti nella sua tasca quadridimensionale, aiuterà Nobita a migliorare il proprio carattere non che i suoi rapporti con amici e genitori ed infine dopo innumerevoli avventure riuscirà a migliorare il futuro del giovane e a tornare nel futuro.  

 

Il museo è un piccolo ma accogliente e moderno edificio, situato ai piedi di una collina nella periferia di Kawasaki a pochi chilometri da Tokyo.

 

La struttura, rivolta soprattutto ai bambini ma anche agli adulti che sono cresciuti con la popolare serie, è suddivisa in tre aree principali

Al primo piano si trovano gli schizzi, i disegni e altre opere originali del creatore suddivise in due sale, una con opere permanentemente esposte ed un’altra organizzata con mostre temporanee. Sempre in quest’area, nel percorso per spostarsi da una zona ad un’altra, vi è la ricostruzione dello studio di Fujiko F. Fujio con l’esposizione di molti suoi oggetti personali utilizzati durante la sua attività lavorativa e privata.

 

Al secondo piano si trova un grande salone (People’s Plaza) con  una zona di lettura fornita di una vasta biblioteca di manga di Doraemon (Manga Corner) , un’area per l’intrattenimento dei bambini più piccoli (Kid’s Space), inoltre, nella sala proiezione (Fujiko F.Fujio Theater) vi è la possibilità di assistere alla riproduzione di un cortometraggio inedito di Doraemon.

 

 

Infine vi è la parte dedicata ai personaggi e alle ambientazioni del famoso manga. In quest’area che si trova nella parte esterna del museo sono situate diverse riproduzioni a grandezza naturale dei più famosi personaggi creati dal disegnatore giapponese.

 

 

 

Vi è anche la possibilità di fare una pausa pranzo presso al Cafè interno al museo che offre pietanze a tema (ispirate nella forma e nei colori a Doraemon) non che i famosi dorayaki, pancake farciti con l’anko (confettura di fagioli dolci) di cui Doraemon è ghiotto. Anche noi abbiamo usufruito del ristorante e abbiamo ordinato un piatto gigante di riso al curry con il volto di Doraemon e due latte e caffè freddi sempre ispirati a personaggi creati dal maestro Fujiko F.Fujio.

 

 

 

 

 

Il museo, come sopra accennato, si trova nella città di Kawasaki (vicino Tokyo) al seguente indirizzo:

2-chome 8-1 Nagao, Tama-ku, Kawasaki-city, Kanagawa Prefecture, 214-0023 Telefono: +81 (0) 5-70-055-245 

https://fujiko-museum.com/english/

Per arrivarci si può prendere la Odakyu line da Shinjuku, scendere alla stazione di Noborito e prendere lo shuttle bus che parte dal piazzale antistante la stazione e porta direttamente davanti all’ingresso del museo.

In alternativa si può scendere alla stazione di Mukougaoka Yuen e andare a piedi, per 10-15 minuti, fino al museo.

Il museo non ha una biglietteria, i biglietti devono essere acquistati prima della visita presso un qualsiasi combini del gruppo Lawson.

Il biglietto costa 1000 Y per gli adulti mentre per i più piccoli è gratuito fino a 3 anni per passare a 500 Y per bambini dai 4 agli 11 anni e a 700 Y per i giovani  dai 12 a 18 anni.

 

 

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