Giardini Rikugien

Giardini Rikugien

Qulche giorno fa siamo stati a vedere in notturna il foliage autunnale del giardino Rikugien nella zona di Bunkyō a Tokyo.

 Breve storia dei giardini.

I Giardini Rikugien sono stati costruiti alla fine del 17° secolo sotto la guida del  samurai e letterato Yoshiyasu Yanagisawa dopo aver ricevuto in dono, dal quinto shogun del Giappone Tsunayoshi Tokugawa, la corrispettiva area per farne la propria residenza.

Yoshiyasu Yanagisawa, da letterato appassionato di poesia, progettò e costruì i giardini ispirandosi  alla poetica giapponese della sua era. Così disegno 88 vedute (scorci) del suo giardino ispirandosi ad altrettante opere poetiche.

I giardini rimasero di proprietà di Yoshiayasu Yanasigawa fino alla sua morte dopo di che rimasero in possesso della sua famiglia fin verso la fine del periodo Edo. Nel 1878 furono acquistati da  Iwasaki Yatarō, fondatore dalla Mitsubishi, il quale inizio un’ opera di restauro successivamente completata dal fratello minore  Iwasaki Yanosuke. Nel 1938 l’area dei giardini venne donata alla città di Tokyo, oggi Bunkyo.

Infine, nel 1953 il governo giapponese ha inserito il parco Rikugi all'interno della Lista dei beni ambientali speciali nazionali.  

 

I giardini oggi.

Oggi i giardini  presentano un’area ridotta rispetto alle dimensioni originarie e sono  delimitati da lunghe alte mura che isolano l’ambiente interno dal caos del habitat metropolitano circostante. Inoltre, sono considerati tra i giardini paesaggistici giapponesi più belli di Tokyo .

Rikugien (六義園) è un buon esempio di giardino paesaggistico del periodo Edo ed è costituito da un grande stagno centrale circondato da colline artificiali e aree boschive, il tutto collegato da una rete di sentieri.

I sentieri si snodano all’interno dei giardini, attraverso boschi e prati aperti e conducono a diverse case da tè accessibili al pubblico. Lungo la sponda nordoccidentale dello stagno è situata La casa da tè Fukiage Chaya dove è possibile riposare ammirando i giardini e assaporando una bella tazza di tè matcha accompagnata da tradizionali pasticcini giapponesi wagashi.

La visita notturna dei giardini è possibile due volte all’anno in concomitanza della fioritura dei ciliegi e dell’apice del foliage autunnale.  

 

Autunno e visita notturna.

 Uno dei periodi più belli per visitare il giardino è sicuramente il periodo autunnale quando le chiome dei numerosi alberi di acero del giardino mutano colore donando al paesaggio tonalità calde che vanno dal giallo al rosso, passando per l’arancione e il marrone.

In questo periodo, all’apice del foliage autunnale che di solito è tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre è possibile visitare i giardini anche dopo il tramonto.

La visita notturna è un’ esperienza molto bella e sicuramente da raccomandare se si è a Tokyo in questo periodo.

 

La visita inizia dal cancello nord (Somei-mon Gate) invece che dall’ingresso principale e prevede il passaggio nei sentieri principali del giardino (alcuni vengo chiusi per motivi di sicurezza). Si passa quindi sotto archi di foglie, colorate  di diverse sfumature giallo-rosse-verdi,  per poi arrivare nei pressi della casa del tè, dove, si si può godere dell’illuminazione dei rami di un pino secolare (300 anni) chiamato Fukiage-no-matsu. 

 

Proseguendo verso il lato sud del lago si passa sopra uno stretto ponte di pietra alla cui sinistra vi è una piccola cascatella con sopra un gazebo, dove si può sostare ad ammirare lo scenario circostante.

 

Più avanti si arriva nel punto più bello e scenografico di tutto il  percorso ovvero il lato sud del lago, davanti all’isola minore chiamata Naka-no-shima.

Qui la luce artificiale, combinata con gli elementi decorativi in pietra del giardino, i colori delle chiome degli alberi e le acque calme del lago, crea un magico spettacolo di luci, tinte colorate e riflessi che lascia lo spettatore sbigottito e ammaliato per tanta inusuale bellezza.

  

Superato questo punto si può decidere se proceder ancora sulle sponde del lago ovvero incamminarsi direttamente verso l’uscita passando per un’altra casa del te e attraverso banchetti con souvenir e cibo giapponese.

I giardini, oltre all’attrazione principale, offrono lungo tutto il percorso varie scenografie “minori” che meritano di essere viste e fotografate. Tra queste, grossi aceri fiammeggianti, piccoli boschi di bambù dalle sfumature grigie e verdi enfatizzate dall’illuminazione sottostante.

    

Nel complesso, il Giardino Rikugi-en regala uno spettacolo che saprà emozionarvi e che difficilmente dimenticherete. Vi consigliamo, se potete, di evitare i fine settimana e di prenotare i biglietti in anticipo su internet in quanto il numero di accessi serali è limitato.

Per informazioni su come arrivare, gli orari di apertura e i costi di accesso riportiamo di seguito il link del sito ufficiale.

https://www.tokyo-park.or.jp/teien/en/rikugien/index.html

 

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